Segugio Italiano A Pelo Raso

Elegante e determinato, è un cane energico

  • 75%
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  • 40%
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12-14 anni

Le origini del segugio italiano sono antichissime e certamente si deve ricondurre il nostro segugio ai primitivi cani da corsa dell'antico Egitto portati poi sulle coste mediterranee dai commercianti fenici. Così questi antichi cani da corsa sono pervenuti anche in Italia.Si è avuto modo di constatare dall'esame di numerosi disegni egizi delle epoche faraoniche la presenza di cani nell'antico Egitto molto rassomiglianti al segugio attuale. Infatti in essi si nota anche la particolarità delle orecchie pendenti, indubbio segno dell'avanzata domesticità.Si può concludere dunque che l'antico cane da corsa, da non confondere con i levrieri, approdò in Italia dando origine al nostro attuale segugio, che si è conservato pressochè immutato nelle sue linee anatomiche generali.Cani del medesimo tipo e statura dei nostri segugi attuali si trovano effigiati nelle due statue di "Diana cacciatrice" (Museo di Napoli) e di "Diana scoccando l'arco" (Museo Vaticano).Nel castello di Borso d'Este (1600) trovasi il dipinto di un cane rappresentante la perfezione del nostro segugio italiano.
E’ un cane di carattere molto espansivo, di vivace temperamento e giocherellone.E’ dotato di una buona resistenza e velocità, nonché di un eccellente fiuto, qualità che lo rendono uno dei migliori cani da caccia del mondo.Adora aiutare il proprietario nella caccia e ama camminare, correre ed effettuare esplorazioni nei boschi, sempre a fianco del suo inseparabile padrone.E’ una razza molto affettuosa ed ubbidiente, forse sono proprio queste due doti ad aver dato alla razza tutta la popolarità che possiede oggi; infatti è la razza italiana più diffusa insieme al Segugio a pelo raso.

ASPETTO GENERALE

Cane di medie proporzioni, il cui tronco sta nel quadrato; di costruzione robusta, ben bilanciato, con ossatura ben sviluppata, di forme asciutte, fornite di buoni muscoli ma con assoluta assenza di grasso; testa allungata dove gli assi longitudinali superiori cranio-facciali sono divergenti; manto a pelo raso.

PROPORZIONI IMPORTANTI

La lunghezza del tronco è uguale all'altezza al garrese (sta nel quadrato). L'altezza del torace è uguale alla metà dell'altezza al garrese. La lunghezza della canna nasale è pari alla metà della lunghezza totale della testa. Il collo raggiunge in lunghezza 4/10 dell’altezza al garrese.

COMPORTAMENTO E CARATTERE

Cane da caccia, da seguita, ben adattato ai più disparati terreni; fornito di buona resistenza e velocità, lavora con ardore, sia isolato sia in muta; di temperamento ardito ma carattere poco espansivo, esterna uno sguardo dolce e una risonante voce molto piacevole.
  • Testa

    Cranio: La forma del cranio visto dall'alto, è ovaleggiante. Le direzioni degli assi del cranio e della canna nasale sono fra di loro divergenti; il profilo superiore del cranio è leggermente convesso; la larghezza bizigomatica del cranio è inferiore alla metà della lunghezza totale della testa; le arcate sopracciliari sono poco sviluppate; il solco frontale solo leggermente marcato; la cresta occipitale è corta, netta e prominente ma senza esagerazione.

    Stop: Solo appena accennato.
  • Testa - regione del muso

    Tartufo: Sufficientemente grande, mobile con narici ben aperte e aperture leggermente laterali; sempre di colore nero.

    Muso: La lunghezza del muso è pari alla metà della lunghezza totale della testa; la sua profondità oltrepassa di poco la sua lunghezza; la larghezza del muso misurata alla metà della sua lunghezza, deve essere di poco al di sotto ad un quinto della lunghezza della testa; il profilo della canna nasale è leggermente convesso (montonino), le facce laterali del muso sono fra di loro convergenti; le branche della mandibola tendono alla linea retta in tutta la loro lunghezza Il profilo laterale inferiore del muso è dato dal labbro superiore.

    Labbra: Fini e sottili, sia nella visione frontale sia di profilo, non molto sviluppate in profondità; viste di profilo le labbra superiori presentano una leggera curva nel margine inferiore. I margini labiali sempre di pigmentazione nera.

    Mascelle/Denti: La forma delle mascelle è troncoconica; la posizione degli incisivi rispetto alle mascelle forma un angolo retto. Dentizione completa con denti bianchi, regolarmente allineati e di normale sviluppo; la chiusura a forbice è corretta, permessa quella a tenaglia.

    Guance: Piatte ed asciutte.

    Occhi: Rime palpebrali a mandorla, grandi, luminosi, di colore ocra scuro, in posizione semilaterale, con espressione dolce; le rime sono sempre pigmentate di nero.

    Orecchie: L'inserzione dell'orecchio è a livello dell'arcata zigomatica o leggermente sotto; le orecchie devono essere pendenti e presentare una torsione che porta avanti tutto l'orecchio non permettendogli di rilassarsi ne di accartocciarsi.
    L'orecchio è di forma triangolare, piatto in quasi tutta la sua lunghezza e molto largo; l'apice deve terminare in una punta stretta; mai largamente arrotondata; detto apice o punta, si torce leggermente verso l'interno.
    L'orecchio è lungo all'incirca il 70% della lunghezza totale della testa e la sua larghezza nel punto di massima larghezza misura più della metà della sua lunghezza.
  • Collo

    Il profilo superiore presenta una leggera arcuatura; e quindi leggermente convesso.
    La sua lunghezza corrisponde e o è quasi alla lunghezza totale della testa.

    Il collo ha la forma di un cono tronco ed appare asciutto e leggero, dando l'impressione di non essere molto muscoloso (muscoli lunghi). Pelle Fine, aderente, non presenta, pieghe ne giogaia; pelo raso.
  • Corpo

    Linea superiore: Linea superiore rettilinea che dal garrese discende armonicamente sino alla groppa, con una modesta convessità alla regione lombare.

    Garrese: Appena elevato sulla linea dorsale e stretto per il ravvicinamento delle punte delle scapole; in armoniosa fusione con l'attacco del collo.

    Dorso: II profilo superiore del dorso è rettilineo con muscoli poco appariscenti; la lunghezza della regione dorsale sta alla lunghezza della parte lombare come 3 a 1.

    Regione lombare: La lunghezza dei lombi misura è un po' meno di un quinto dell'altezza al garrese; la larghezza della parte lombare si avvicina alla sua lunghezza; la muscolatura della parte lombare è ben sviluppata in lunghezza e larghezza.

    Groppa: Il profilo superiore della groppa è leggermente convesso; con una inclinazione sull'orizzontale di circa 10 gradi; la lunghezza della groppa raggiunge all'incirca un terzo dell'altezza al garrese e la sua larghezza misura all'incirca la metà della sua lunghezza; muscoli ben sviluppati.

    Torace: La profondità del torace è circa la metà dell'altezza al garrese; ben sviluppato ma non a botte. Il torace deve arrivare all’altezza del gomito: Le coste non sono molto cerchiate, pertanto leggermente convesse; la circonferenza toracica è di un quarto superiore all'altezza al garrese, petto moderatamente ampio.

    Linea inferiore e ventre: Il profilo inferiore è tipico in quanto è dato da una linea retta in tutta la sua lunghezza, dallo sterno al ventre; il ventre è molto asciutto e non molto retratto.
  • Coda

    inserita alta sulla linea della groppa. Si presenta piccola alla radice ed uniforme in tutta la sua lunghezza, ad eccezione della punta che è molto sottile.

    La punta della coda raggiunge quasi la punta del garretto. Ricoperta di pelo raso in tutta la sua lunghezza. A riposo, la coda è portata pendente; quando il cane è in azione, si alza fino a superare la linea dorsale.
  • Arti anteriori

    Aspetto generale: Visto di profilo l'appiombo deve corrispondere ad una linea verticale immaginaria che dall'articolazione scapolo-omerale scende sino a terra sfiorando la punta delle dita ed un'altra linea immaginaria verticale parte dall'articolazione omero-radiale dividendo l'avambraccio ed il carpo in due parti quasi uguali uscendo a metà del metacarpo. Visto di fronte, l’appiombo dell’arto anteriore deve corrispondere ad una linea verticale che scende a terra dalla punta della spalla e divide l'avambraccio, il carpo, il metacarpo ed il piede in due parti pressappoco uguali. L'altezza da terra al gomito è uguale alla metà dell'altezza al garrese.

    Spalle: La lunghezza della spalla raggiunge un terzo dell'altezza al garrese; la sua inclinazione sull'orizzontale va dai 45° ai 55°; i suoi muscoli sono lunghi, asciutti, salienti e ben divisi; angolo dell'articolazione scapolo-omerale è di circa 110°.

    Braccio: La lunghezza del braccio misurato dal suolo al gomito corrisponde all'incirca alla metà dell'altezza; pressappoco parallelo al piano mediano del corpo. I muscoli del braccio sono lunghi ed asciutti.

    Gomito: Posizionato a livello della linea sternale o poco sotto e parallelo al piano mediano del corpo; la punta deve trovarsi sulla perpendicolare, che discende dalla punta della scapola. Angolo omero-radiale da 135° a 145°.

    Avambraccio: La sua lunghezza è circa un terzo dell'altezza al garrese; perpendicolare al terreno, presenta una scanalatura carpio-cubitale ben evidente che da l'impressione di un arto secco e molto asciutto e non di grande ossatura.

    Carpo (Polso): Secco, segue la linea retta dell'avambraccio.

    Metacarpo (Pasturali): La lunghezza è circa 1/6 della lunghezza dell’arto anteriore misurato dal suolo al gomito; più largo del carpo ma piatto e secco; visto di profilo, il metacarpo è leggermente inclinato dall'indietro all'avanti.

    Piedi anteriori: Di forma ovale ( piede di lepre), dita ben chiuse ed arcuate; cuscinetti plantari non particolarmente carnosi, asciutti, duri, rustici (simili al cuoio) e neri. La presenza di qualche unghia bianca (non rosa) non è da considerarsi difetto.
  • Arti posteriori

    Aspetto generale: L'appiombo visto di profilo deve corrispondere a una verticale immaginaria che scende dalla punta della natica al suolo, toccando la punta delle dita o quasi. L'appiombo, visto posteriormente, deve corrispondere a una verticale immaginaria che dalla punta della natica scende a terra tagliando in due parti uguali la punta del garretto, metatarso e piede. La lunghezza totale dell'arto posteriore è all'incirca il 93% dell'altezza al garrese.

    Coscia: Lunga e larga. La sua lunghezza raggiunge almeno un terzo dell'altezza al garrese. I muscoli sono salienti ma nettamente divisi; il margine posteriore della coscia è un poco convesso. L’angolo dell'articolazione coxo-femorale misura da 90° a 95°.

    Ginocchio: Il ginocchio deve trovarsi bene in appiombo con l'arto posteriore, senza spostarsi troppo verso l'interno o l'esterno; angolo dell'articolazione femoro-tibiale di circa 115°.

    Gamba: La lunghezza della gamba è di poco inferiore a quella della coscia; la sua inclinazione sull'orizzontale è di circa 40°. La gamba presenta muscoli asciutti anche nella sua parte superiore, sodi e ben netti gli uni dagli altri; la scanalatura gambale è marcata ed evidente; la vena safena esterna ben visibile; ossatura piuttosto leggera ma solidissima.

    Garretto: La sua larghezza è all'incirca equivalente alla decima parte dell'altezza al garrese; la distanza dal suolo alla punta delgarretto determina un garretto basso; l'ossatura è solida con salienze ossee ben evidenti, che denotano la secchezza della regione; l’ angolo tibio-tarsico di circa 135°.

    Metatarso: La sua lunghezza è meno della metà dell'arto anteriore misurato dal suolo al gomito; meno largo del garretto, in posizione verticale, cioè perpendicolare al terreno. Speroni assenti.

    Piede posteriore: Di forma ovale ( piede di lepre) ma meno dell’anteriore, dita ben chiuse ed arcuate, coperte di un pelo denso; cuscinetti plantari non particolarmente carnosi, asciutti, duri, rustici (simili al cuoio) e neri. Unghie forti, curve e sempre nere.
    La presenza di qualche unghia bianca (non rosa) non è da considerarsi difetto.
  • Andatura

    Quando caccia, il cane galoppa.
  • Pelle

    Pelle fine e sottile, ben aderente su tutto il corpo.

    Il pigmento della terza palpebra, le unghie e le suole dei cuscinetti plantari devono essere assolutamente nere.

    Il pigmento nero sul palato non è essenziale ma molto desiderato.
  • Mantello - pelo

    Pelo raso su tutto il corpo, di tessitura vitrea, denso, fitto e uniformemente liscio; possono però riscontrarsi sporadici peli duri sparsi sul tronco, sul muso, anche sugli arti senza che costituiscano difetto.
  • Mantello - colore

    I colori ammessi sono: il fulvo unicolore in tutte le sue gradazioni, dal rosso fulvo carico al fulvo slavato e il nero focato. Le focature come in tutti i cani nero focati, devono essere sul muso, sopracciglia, petto, arti dal carpo al piede e dal tarso al piede nonché sul perineo.

    I cani di color fulvo possono avere del bianco sul muso e sul cranio (maschera simmetrica o no), una stella bianca al petto, bianco sul collo, sui metacarpi, sui metatarsi, sui piedi e punta della coda. In ogni caso il bianco non è desiderabile e meno ve nè meglio è.

    Il nero focato può portare la stella bianca al petto ed in tale caso il segugio italiano viene chiamato tricolore.
  • Taglia e peso

    Altezza al garrese: Maschi 52-58 cm. ; Femmine 48-56 cm.

    Tolleranza: 2 cm in più o in meno solo per soggetti eccellenti.

    Peso: 18-28 kg.
  • Difetti

    Ogni deviazione dalle caratteristiche indicate nella descrizione delle varie regioni costituisce un difetto, che deve essere penalizzato nel giudizio in riferimento alla sua gravità, alla sua diffusione e alle conseguenze sulla salute, sul benessere del cane e sulla capacità di svolgere il suo lavoro tradizionale.
    - Ambio continuato.
  • Difetti da squalifica

    - Soggetti aggressivi o estremamente timidi.
    - Ogni cane che presenta chiaramente anomalie fisiche o comportamentali deve essere squalificato.
    - Canna nasale concava.
    - Assi cranio- facciali convergenti.
    - Depigmentazione totale o della maggior parte del tartufo.
    - Strabismo, depigmentazione totale o della maggior parte delle palpebre.
    - Enognatismo.
    - Anurismo o brachiurismo tanto congenito che artificiale.
    - Colore ardesia o piombo; tigrato; caffé, marrone o fegato o bianco in prevalenza.
    - Taglia eccedente gli indicati margini di tolleranza.

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