Quando si pensa al cane di salvataggio in montagna la prima cosa che viene in mente è il San Bernardo, con l’immancabile borraccia di liquore appesa al collo.
Nel corso del tempo però il suo posto è stato preso da altre razze, come il Pastore Tedesco, il Pastore Belga, il Golden Retriever o il Collie.
Ma perchè questo spostamento? Come mai si prediligono razze simili? E come si addestra un cane per il salvataggio in montagna?
Quali sono le caratteristiche necessarie?
Abbiamo visto quelle che sono le razze che vengono preferite per la ricerca in montagna. Ma perchè proprio queste?
In primis perchè devono essere strutturalmente agili, di stazza media così da potersi muovere con facilità in ambienti diversi. Poi devono essere socievoli, nonchè curiosi.
Infine devono essere in grado di sopportare temperature particolarmente rigide (non dimentichiamo che spesso si trovano ad operare di notte).
Come si addestra un cane al soccorso in montagna?
L’addestramento normalmente si inizia a 7 mesi, e sempre sotto forma di gioco. Come abbiamo detto svariate volte l’approccio ludico è sempre preferibile ad uno costrittivo, ed il cane svolge con maggiore piacere delle attività se le vive come un gioco.
Lo scopo, evidentemente, è quello di migliorare la capacità olfattive del cane. Per poter fiutare una traccia al di sotto della neve non solo dovrà avere un ottimo fiuto, ma anche averlo “educato”.
A parte questo il cane deve anche riuscire a comunicare con il conduttore, così da avvisarlo nel momento in cui trova qualcosa.
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