Per molti la passeggiata con il proprio cane è una sorta di maledizione, che tendono a ridurre al minimo accompagnandolo poche volte al giorno per fargli fare i bisogni. Per altri invece la passeggiata con il proprio cane rappresenta un momento di gioia irrinunciabile.
Ma come mai una visione tanto differente? Da cosa dipende?
la passeggiata la stiamo facendo con lui? oppure a causa sua? il modo in cui la viviamo cambia tutto!
Perchè alcuni cani tirano come dei dannati ed altri no? per quale motivo per alcuni la passeggiata è un momento di stress tanto che preferiscono non uscire o lasciare il cane a casa?
Spesso dipende dalla frequenza con la quale esce. Pensateci un attimo; se esce una volta al giorno attenderà quel momento con tutto se stesso, e una volta per strada si sentirà come in un luna park, accerchiato da suoni, odori e luoghi che non conosce. Credete che resterà buono e calmo?
Ecco allora che la frequenza con la quale lo portiamo in giro, unita alla consapevolezza che la passeggiata è per lui, cambiano il modo di viverla per entrambi.
Prima di uscire
Avete presente quando abbiamo affrontato i concetti base dell’educazione? Abbiamo detto che il cane sente il vostro stato d’animo, e si comporta di conseguenza.
Questo suo sentire non è limitato alla sola educazione, ma abbraccia tutto ciò che fate (o vorreste fare) con lui.
Prima di uscire dobbiamo ricordare che siamo in due, quindi se siamo arrabbiati con qualcuno o per qualcosa che ci è successo, o semplicemente non abbiamo voglia di uscire, è meglio rimandare la passeggiata a quando il nostro umore sarà migliorato, perché la nostra tensione emotiva verrà letta dal nostro amico come un fattore ansiogeno per se stesso.
Inoltre la passeggiata con il nostro cane deve essere dedicata solo ed esclusivamente a lui, e tutta la nostra concentrazione e attenzione deve essere sulla relazione che si viene a stabilire al momento dell’uscita.
Come vestirlo
Quando siamo pronti a “vestire” il nostro amico con guinzaglio e collare o pettorina, ci possiamo trovare davanti il cucciolo eccitatissimo che non riesce a stare fermo un secondo oppure il cane tranquillo.
Solo nel primo caso dobbiamo fare qualcosa: possiamo aspettare che il cane si calmi da solo e, solo a quel punto, fargli indossare il collare e allo stesso tempo dirgli qualche parola dolce per premiarlo, ma senza esagerare con i movimenti del corpo e delle mani per evitare che si scateni di nuovo; se il nostro cane ha già imparato il comando “seduto”, possiamo chiederglielo per poi premiarlo con collare, guinzaglio e uscita dalla porta di casa.
In strada
Ricordate quando dicevamo che la passeggiata va fatta per lui? questo vale soprattutto una volta in strada!
Una volta in strada dobbiamo permettere al nostro cane di esplorare l’ambiente circostante, annusare e marcare (ovviamente nel caso delle marcature evitiamo che sporchi dove non dovrebbe).
Ricordiamoci di non tendere il guinzaglio né strattoniamo il cane quando si avvicina dove non deve, ma cerchiamo di anticiparlo richiamando la sua attenzione o evitando di recarci proprio dove non vogliamo che vada.
Gli incontri occasionali
Il cane è un ottimo mezzo per socializzare. Capita spesso di fermarsi a discutere con altre persone, o essere fermati per ricevere informazioni sulla razza.
E’ evidente che, in base alla conoscenza del nostro cane, faremo più o meno attenzione quando ci si avvicinerà un’altra coppia uomo-cane; da bravi interpreti dei segnali del nostro cane vedremo se i due quadrupedi hanno buone o cattive intenzioni: nel primo caso possiamo avvicinarci e, dove possibile e con il consenso dell’altro proprietario, lasciamo liberi di giocare i nostri cani.
Se ci troviamo invece in un luogo dove non possiamo farli giocare sciolti o nel caso in cui ci accorgiamo di una qualche tensione o allerta tra loro, agiamo allontanandoci dall’altra coppia (magari imbocchiamo un’altra strada) sempre senza tirare, tendere o strattonare il guinzaglio, ma distraendo il nostro compagno.
La grande sciagura che ci capita quando usciamo con il nostro cane sono le persone che si fiondano su di lui per volerlo accarezzare. Purtroppo possiamo limitarci a istruire la persona su come avvicinarsi al nostro cane (e non è detto che ci ascolti) per non farlo spaventare.
È un problema questo che va risolto a monte insegnando, mediante campagne informative, come comportarsi con i cani degli altri; per quanto riguarda i bambini devono pensarci i genitori ad educarli affinché ci chiedano sempre il permesso prima di avvicinarsi al cane, perché potrebbero trovarsi davanti un animale fobico che potrebbe reagire in un modo traumatizzante per il bambino stesso.
I commenti più recenti