il Welsh Corgi Pembroke
guardiano, amante dei bambini, in famiglia ha una attenzione per tutti
A pensare che la Regina Elisabetta abbia addirittura un affisso per questi cani (!!) la dice lunga su quanto possano essere apprezzati, ma per quale motivo risultano tanto desiderati?
Lo abbiamo chiesto a Gianandrea Fasan dell’allevamento “Corgilandia” il quale ci ha fornito uno spaccato davvero interessante di questa razza.
Da quanto tempo alleva questa razza?
I Corgi sono entrati nella mia vita nel 1981, ma ho iniziato ad allevare soltanto qualche anno dopo, nel 1989.
Tra tante razze come mai ha scelto di allevare proprio il Welsh Corgi Pembroke?
Quando acquistai il mio primo Pembroke desideravo semplicemente un compagno di vita, non immaginavo quel che sarebbe accaduto in seguito.
Allevare è stata la naturale conseguenza, spinto dalla voglia di dare il mio contributo alla diffusione di questa razza dalle caratteristiche straordinarie, che al tempo era praticamente sconosciuta in Italia.
Quali sono le caratteristiche salienti del Welsh Corgi Pembroke?
E' un cane che raccoglie grandi qualità in un piccolo spazio, così come si suole dire.
E' un pastore anzitutto. Molto intelligente, ricettivo, si adatta con facilità alle situazioni e ha una altissima addestrabilità. Viene infatti impiegato con successo non solo negli sport come obedience, agility, ma anche nella ricerca di esplosivi e sostanze vietate.
Ottimo guardiano rimane socievole con gli estranei. In famiglia si dedica a tutti.
Qual è l'ambiente ideale per un Welsh Corgi Pembroke?
Il Corgi è un cane estremamente duttile e si adatta facilmente a qualsiasi stile di vita sia dal punto di vista del comportamento che su quello delle esigenze fisiche.
La sua solida e sostanziale struttura fisica non lo rende particolarmente sensibile ai differenti climi.
Il suo folto sottopelo lo isola dalle temperature estreme e la sua lunga canna nasale rinfresca l'aria troppo calda mentre durante l'inverno intiepidisce quella troppo gelida.
E' un cane che necessita di eccessivo moto quotidiano, per quanto resti sempre pronto e decisamente attivo quando viene chiamato in causa, pronto per tuffarsi senza indugio in qualsiasi nuova avventura.
Non importa che la casa in cui vive abbia o meno un giardino, che si tratti di miniappartamento oppure reggia, ciò che conta in un ambiente, per un Corgi, sono gli esseri viventi che lo compongono, le persone, quelli cioè che lui vedrà come i soggetti che compongono il suo branco e che saranno tutti, indistintamente, suoi punti di riferimento.
Più che di uno spazio vero e proprio dove sfogarsi, un Corgi ha bisogno quindi di interagire con il suo branco, di sentirsene parte integrante.
Più che proprietari che nutrano il suo corpo necessita di nutrimento per la sua mente.
Per questo personalmente non valuto affidamenti di cuccioli presso persone che intendono sistemarlo a vivere in giardino o garage oppure in famiglie nelle quali non tutti sono d'accordo con l'arrivo del cucciolo, entrambi situazioni nelle quali l'insuccesso è garantito.
Il padrone ideale per un Corgi è colui che lo porta con se in tutte le situazioni in cui è possibile farlo, fossero anche soltanto 5 minuti in automobile per andare a comperare il pane.
Un Corgi ha bisogno di far funzionare il cervello, di applicarsi in queste azioni che legge come le richieste del leader.
In questo modo imparano in fretta e senza che ce ne accorgiamo, senza fatica alcuna quindi, ma soprattutto rispondono alla loro prima esigenza che è quella di cooperare con il branco per sentirsi parte di esso.
Sicchè in questi 30 anni ormai ho visto felicissimi Corgi skipper, edicolanti, rappresentanti, baristi e parrucchieri adattarsi alle esigenze più assurde senza battere ciglio, pur di condividere con i propri bipedi la propria vita.
Non esite quindi un unico ambiente ideale per un Corgi ma esistono invece delle condizioni di vita ottimali che dovranno crearsi assieme ai bipedi ed eventuali altri quadrupedi che formeranno il suo branco-famiglia.
Che impegno si prende chi acquista un Welsh Corgi Pembroke?
Tralasciando gli ovvi oneri etici che comporta l'acquisizione di qualsiasi essere vivente, sul piano della gestione pratica il Corgi non richiede cure particolari, anzi risulta un cane abbastanza facile nella gestione pratica.
Il pelo non richiede particolari cure se non qualche spazzolata, ma non è del tipo che si annoda, si sporca oppure... si infila nella trama dei tessuti per non uscirne più! Non ha neppure particolari odori “pesanti”.
Non ha assoluto bisogno di fare sgroppate diurne. Ancora una volta mi sento di dire che l'unica vera reale esigenza che ha un Corgi è di sentirsi parte del branco.
Come si rapporta con i bambini? E con gli altri cani?
Diversamente dalle altre razze canine che, da adulte, raggiungono una età mentale paragonabile (conforme le razze) a quella compresa per noi umani tra i 2 e i 7 anni e sono, in sostanza, essi stessi convinti di essere dei cuccioli tanto quanto i nostri figli, i Corgi raggiungono una età mentale che potrebbe essere paragonabile a quella dei nostri ragazzi di 16/17 anni.
Questo li rende unicamente diversi e straordinari nei confronti dei bambini.
Hanno anzitutto, come tutti i predatori adulti, quello che viene definito “stimolo di adozione”, ovvero la capacità di riconoscere i tratti somatici che contraddistinguono i cuccioli delle varie specie animali e, soprattutto, di restarne inibiti, attratti, inteneriti tanto quanto noi. Quindi un Corgi in famiglia non competerà mai con i nostri figli per essere il migliore ai nostri occhi. Viceversa sarà uno “zio” straordinario e attento, incredibilmente affettuoso, docile e protettivo, disposto a ogni gioco. E, tanto migliore sarà il suo rapporto con gli adulti, quanto più si dedicherà con amore ai piccoli del “branco”...
Con gli altri animali di casa è generalmente bravo. Questa sua esigenza di fare branco lo spinge a diventare amico di qualsiasi altro animale viva in casa. Sia esso un gatto, un coniglio, un criceto o un pappagallino. Con i suoi simili è ovviamente competitivo, però esclusivamente con i pari sesso.
I maschi Corgi hanno un entusiasmo esagerato per qualsiasi tipo di femmina di qualsiasi razza e non, entusiasmo che esprimono per tutta la vita con baci, salti, capriole e invenzioni assurde a ogni incontro. Sono generalmente buoni con tutti i cuccioli e cuccioloni e maschi sterilizzati ma raramente sono amichevoli con altri maschi adulti interi. Caratteristica che condividono con la maggior parte dei cani, comunque.
Non sono però litigiosi o attaccabrighe con i cani che incontrano per strada, a meno che non vengano stimolati o attaccati. In quel caso, tirano fuori tutta la loro solidità da veri pastori.
Cosa lo rende felice? Uscire? Fare agility? Andare a caccia? …
Qualsiasi attività lo coinvolga assieme al suo gruppo o al suo leader piace e gratifica un Corgi. Siano esse passeggiate per i boschi o nei centri città, sport, pastorizia o qualsiasi cosa possa venire in mente. L'importante per lui è relazionarsi, cooperare o richiedere cooperazione.
Qual è l'età media del Welsh Corgi Pembroke?
Il Pembroke è un cane sufficientemente longevo.
Le aspettative medie di vita si piazzano attorno ai 13 anni, ma vi sono soggetti che vanno ben oltre.
Mantengono inalterato lo spirito e il fisico molto a lungo, rimanendo validi ausiliari sul lavoro fino a età avanzata.
Se cresciuti bene (la tendenza che abbiamo è quella di sopravvalutare le potenzialità dei cuccioli di cane con conseguente stress articolare che poi siavverte in maturità) rimangono vitali e attivi fino a pochi mesi prima del triste e inevitabile declino.
Se lo dovessi tenere in casa quanto pelo perde?
Bisogna tenerlo in casa! Come tutti i cani, d'altro canto. E questo non per un problema di salute, caldo o freddo, ma perché il giardino, per quanto grande e bello sia, per tutti i cani è un luogo di isolamento... a meno che noi stessi non viviamo in giardino.
Purtroppo si possono tranquillamente vedere poveri cani che vivono relegati nei giardini soltanto perché ignoriamo quanto da loro questa esperienza venga vissuta negativamente, semplicemente per il fatto che il nostro rientro basta a generare in loro la felicità che gli impedisce di comunicarci l'intensità invece dello stress negativo vissuto in precedenza.
E' un cane facile da addestrare?
Assolutamente sì. Impara in fretta e di buon grado.
E' un cucciolo fortemente cooperativo e da adulto mantiene inalterata la capacità di imparare cose nuove.
E' un cane delicato?
Sul piano della salute in generale, assolutamente no!
E' un cane di media mole semplicemente basso sugli arti.
E' un cane sostanzialmente rustico, da lavoro. Il pelo non teme le intemperie, la sua struttura fisica gli facilita la vita con ogni clima.
Richiede maggiore attenzione e cura durante la fase di crescita relativamente alle articolazioni per evitare che in età matura insorgano problemi.
Questo non significa la necessità di usare integrazioni particolari nella dieta o altro, significa semplicemente non sottoporre il nostro giovane amico a stress fisici esagerati. Tendenza purtroppo abbastanza diffusa tra noi bipedi, che spesso riteniamo il nostro cucciolo fisicamente più adulto di quanto in realtà non lo sia.
Gli sport dove sono previsti salti (come agility, ad esempio) vanno intrapresi soltanto dopo l'anno di età e progressivamente.
Anche le scale (specie in discesa) vanno evitate fino al raggiungimento dell'età matura.
Come per tutte le razze basse sugli arti e con una lunga spina dorsale occorre averne una certa cura per evitare l'insorgenza di problematiche alla stessa correlata, quali principalmente le ernie.
A causa del particolare slittamento in avanti della spalla durante la camminata non deve indossare la pettorina!
Ha problemi particolare come viaggiare o altro?
Anche in viaggio i Corgi non presentano particolari esigenze, non soffrono di mal d'auto e sopportano bene gli sbalzi di temperatura.
Soffre di solitudine?
Certo… come tutti gli esseri viventi sociali!
Soffre quindi l'isolamento sociale, che significa dormire in terrazza o giardino quando gli altri se ne stanno in casa, soffre il fatto di non potersi eventualmente relazionare con il proprio gruppo.
Nella sua testa non è convinto di essere un bambino, come si è detto, quindi quando usciamo di casa per andare al lavoro non lasciamo dietro le nostre spalle qualcuno che si sente disperatamente abbandonato. Per un lupo adulto, il gregario di un branco (quale un Corgi ritiene di essere), è perfettamente plausibile starsene per ore a “casa” ad aspettare il ritorno del leader.
La solitudine vera, quella che fa male, si realizza soltanto quando il leader e gli altri del gruppo, una volta rientrati, non si relazionano con lui. Il che, attenzione, non significa non salutarlo o non fargli quattro carezze, ma significa non intraprendere delle attività insieme a lui. Detto questo, dobbiamo poi fare attenzione a non confondere senso di solitudine con ansia, oppure con la semplice noia.
Ecco: esattamente come noi, un Corgi può annoiarsi quando rimane troppe ore in casa da solo... perché non sa cosa fare! Nel caso infatti ci sia qualcosa di cui occuparsi o un altro amico con il quale relazionarsi, sia esso un cane o un altro animale, il problema non sussiste.
Qual è l'ambiente ideale in cui calare un Welsh Corgi Pembroke?
Qualsiasi ambiente è ideale purché gli elementi che compongono la famiglia in cui si inserisce siano bipedi che desiderano avere un cane per davvero e goderselo come tale, relazionandosi con lui non soltanto per accudirlo in quelle che sono le sue necessità fisiologiche e le carezze.
Quando la nostra famiglia diventa il suo branco è un cane che impara da sé le cose, osservando le nostre azioni e cooperando se richiesto, con una facilità educativa estrema. Per realizzarsi un Corgi deve sentirsi parte attiva di un branco e per esserlo, deve cooperare.
Qualsiasi lavoro, qualsiasi tipo di richiesta va bene, dagli esercizi più banali, dal dovervi semplicemente seguire per strada mentre camminate o fate le spese, osservando quando fermarsi e ripartire, imparando i negozi dove può entrare e quelli dove invece deve attendere fuori alle mucche, all'agility, la ricerca di esplosivi, di tartufi o al... baby-sittering casalingo.
A chi lo sconsiglia?
Alle persone che si prendono un cane e invece avrebbero bisogno di un gatto.
A quelli che dedicano il tempo di due uscite igieniche quotidiane più una al parco di 90 minuti, mentre il cane corre e loro leggono il giornale sulla panchina.
Ai bipedi “giocatori”... : palline, manicotti e quant'altro generano un interesse limitato nel tempo, a meno che non si tratti di giochi fatti per accontentare un bambino oppure un adulto particolarmente esigente (ma in quel caso viene visto come un “lavoro” vero e proprio...).
Se lo dovesse descrivere a qualcuno che non lo conosce cosa direbbe?
E' un grande cane in un piccolo spazio.
Non bisogna farsi trarre in inganno dall'aspetto simpatico e dal comportamento estremamente socievole, dalla sua predisposizione alle coccole.
NON è un orsacchiotto... Per quanto a volte sappia diventarlo!
Guardiano, amante dei bambini, in famiglia ha una attenzione per tutti.
Estremamente intelligente e addestrabile, ottimo per lo sport e la pet therapy. Non ha bisogno di lunghe sgroppate, pur restando un cane pronto e tonico e alle corse dietro alle palline preferisce di gran lunga una bella passeggiata.
Si parla spesso del cane ma è anche vero che spesso il padrone fa la differenza. Pertanto le chiedo: chi è il padrone ideale del Welsh Corgi Pembroke?
Il padrone ideale per un Pembroke è, come già detto, una persona che ha voglia di relazionarsi con il proprio cane, che cerca un compagno di vita, qualcuno da aggiungere al proprio nucleo famigliare. In questo modo, sentendosi parte integrante di un branco, il Corgi darà il meglio di se stesso.
Questo articolo spiega esattamente le qualità di un Corgi!!’ Un compagno per l’anno vita con cui riuscire a costruire una esperienza di vita indimenticabile.
Ottima intervista e soprattutto molto sincera: da quattro anni possiedono un corgi e sottoscrivo ogni parola dell’allevatore