il Dogue de Bordeaux
L’allevamento amatoriale, riconosciuto Enci-Fci con l’affisso “Ironmastiff-kennel” nasce nel 2009 ad opera di Mirko Leto.
Mirko, con il supporto della compagna Elisa e di Oliver – suo amico e socio storico, inizia quest’avventura andando nelle varie Expo, dove ben presto la sua voglia di fare, unita alla competenza ed allo studio costante volto a migliorare la razza, lo portano a vedersi riconoscere svariati premi, non ultimi Campioni Italiani, Campioni Intenazionali, Campioni riproduttori, Campioni sociali, Campioni esteri, Campioni Mondiali, Campioni Europei, Bob al Crufts, Bob alla National d’elevage tanto per dirne alcuni.
Ma cosa rende l’allevamento Ironmastiff-kennel così avanzato da vedersi riconoscere un numero così variegato di premi? Di certo la professionalità che profondono nell’allevare, inteso come uno stile di vita. Ogni cane è parte integrante della famiglia, che ha coniato il motto
adottateli, amateli e rispettateli per ogni giorno della loro vita!
Da quanto tempo alleva questa razza?
Ho acquistato il primo esemplare nel 2007, ma ho iniziato ad allevare dopo l’arrivo della mia prima coppia, nel 2009.
E’ un cane che, visto dall’esterno, incute timore. E’ un’impressione di chi non lo conosce o c’è di che spaventarsi?
Il DDB è un cane dall’aspetto imponente e serio; ciò non toglie che sia un animale dalla grandissima docilità.
È comunque pur sempre un molosso, pertanto bisogna conoscerlo a fondo e rispettarlo per avere un compagno di vita fidato.
Tra tante razze come mai ha scelto di allevare proprio il Dogue de Bordeaux?
Perché il Dogue de Bordeaux è un cane che mi ha sempre affascinato per il suo aspetto dolce e morbidoso, ma allo stesso tempo fiero e statuario.
Quali sono le caratteristiche salienti del Dogue de Bordeaux?
Il Dogue de Bordeaux è un cane che ama stare in famiglia. Preferisce vivere in un metro quadro sempre a contatto con la sua famiglia che da solo in un giardino immenso.
E' un amabile e leale compagno di vita!
Qual è l’ambiente ideale per un Dogue de Bordeaux?
Mi viene chiesto pressoché sempre.
Molti mi chiedono se - vista la stazza - si debba possedere un immenso giardino per poter sopperire alle esigenze di un cane dotato di una simile mole.
Ebbene, la risposta è un deciso NO!
Il DDB ha uno spasmodico desiderio di contatto, e questo lo spinge a cercare anche il più angusto degli angoli, dove saprà restare anche per ore, purché possa sentirsi parte integrante della sua famiglia.
Naturalmente nel contesto di un appartamento la gestione richiederà regole precise, e anche un po’ di lavoro extra da parte del proprietario, ma per il cane poter stare a stretto contatto è la condizione ideale.
Va da sé che un anche un piccolo giardino potrebbe rappresentare un comfort aggiuntivo sia per il cane che per il proprietario, ma non pensate di poterlo chiudere fuori oltre la sua tolleranza… trovereste nel giro di pochi attimi un grosso faccione offeso che vi fisserebbe da dietro i vetri!
E’ un cane adatto a tutti?
Mediamente l’indole gentile e rispettosa di questi animali li potrebbe rendere una razza "facile" da gestire, ma non bisogna mai dimenticare che parliamo di un molosso, e qualora si rendesse necessario arginarlo, vista la sua fisicità, diventerebbe un’impresa ardua per chiunque.
Un’educazione solida è assolutamente necessaria nella fase iniziale, e nel momento in cui imparerà le regole della casa di norma sarà un cane molto sensibile ed educato.
Attenzione però a chi manca molte ore da casa! Una solitudine eccessivamente prolungata può far scaturire depressione e noia nei nostri amici, che a questo punto potrebbero accusarla manifestando disturbi comportamentali anche piuttosto evidenti.
Che impegno si prende chi acquista un Dogue de Bordeaux?
La scelta di convivere con questo molosso deve sempre scaturire da un’accurata valutazione dei tempi e delle risorse che si preventiva di potergli dedicare per l’intera durata della sua vita.
Potrebbero sorgere esigenze particolari alle quali si renderà necessario far fronte.
Anche sotto il profilo economico, le sue eventuali cure o terapie avranno un costo proporzionato al peso dell’animale.
Come si rapporta con i bambini? e con gli altri cani?
Ciò a cui si assiste nel momento in cui un DDB ed un bambino stringono un’amicizia è qualcosa di unico.
I cuccioli essendo per natura propensi al gioco faranno del piccolo umano un compagno inseparabile, ma anche gli esemplari adulti mostrano una spiccata sensibilità nei confronti dei più piccoli, rivelando una delicatezza che non ci si immagina facilmente sotto tutte quelle rughe!
È comunque fondamentale che qualsiasi bambino si appresti a relazionarsi con un DDB debba essere assolutamente rispettoso verso l’animale, e trascorra il suo tempo assieme al cane sotto la supervisione di un adulto.
Discorso leggermente diverso vale per ciò che concerne i suoi simili. Di norma, se ben socializzato da cucciolo, non avrà problemi ad interagire in modo adeguato con altri cani equilibrati.
Bisogna prestare attenzione invece nei contatti tra animali adulti specie se dello stesso sesso. Esistono casi di maschi adulti che riescono a giocare e convivere con altri esemplari maschi, ma non bisogna dimenticarsi di quelle che possono essere le naturali dinamiche di gerarchia, che inevitabilmente verrebbero messe in atto all’interno di un gruppo di cani.
Che cosa lo rende felice? Uscire? Fare agility? Andare a caccia? …
L’attività nella quale il nostro DDB sa dare il meglio di sé è… russare!
Questo cane ama dilettarsi in lunghe e profonde dormite, meglio se appiccicato al suo umano. Questo però non significa che non sappia apprezzare del tempo trascorso all’aperto.
Molti di loro hanno delle innate doti acquatiche, e che sia al mare, al fiume, o al lago, vedrete che ogni gioco nell’acqua tirerà fuori dal nostro amico l’indole scatenata di un cucciolo.
Importantissimo quando ci si appresta a praticare attività outdoor, è la valutazione delle condizioni climatiche, perché prolungare l’attività fisica intensa con alte temperature può essere un rischio per il DDB.
Qual è l’età media del Dogue de Bordeaux?
L’età media di questi cani si aggira (purtroppo) attorno agli 8 anni.
Come molte delle razze giganti, anche loro sono soggetti ad una sorta di invecchiamento precoce, che li vede entrare nella categoria “anziani” già versi i 7 anni.
Molte sono le cose che possono influire sul loro benessere, come seguire un’alimentazione corretta e di alta qualità, prestargli le cure adeguate in base alle esigenze specifiche differenti per ogni esemplare, e la giusta attività fisica proporzionata alla fase della vita del nostro amico.
Se lo dovessi tenere in casa quanto pelo perde?
Passando all’argomento “pelo”, va considerato che ogni cane è inevitabilmente soggetto alla muta stagionale, dove il ricambio del pelo diventa più intenso.
Di norma, essendo una razza a pelo corto, non sarà un grande problema stare dietro ai suoi ritmi.
Nel periodo cruciale della muta, con qualche spazzolata in più, si riuscirà ad accelerare il ricambio, e nel giro di paio di settimane torneremo ad ammirare un mantello sano ed uniforme.
E’ un cane facile da educare?
L’educazione del DDB non è troppo complessa.
Tendono per indole a voler compiacere il proprietario, pertanto con un pizzico di pazienza faranno loro tutte le lezioni che gli verranno gradualmente impartite.
È importantissimo però improntare tutto il percorso educativo, sui rinforzi positivi e la gratificazione, piuttosto che su meccanismi coercitivi o punizioni.
Alla base della giusta relazione uomo-cane è tassativo che ci sia una solidissima base di fiducia.
E’ un cane delicato?
Di norma sì; questa razza primeggia nelle classifiche veterinarie per patologie genetiche e allergie.
Non è raro che un esemplare nel corso della sua vita, abbia a che fare con almeno una tra le più frequenti problematiche di salute.
Questo fattore però non è esclusiva del DDB, ma è purtroppo una realtà comune a molte altre razze.
Ha problemi particolari come viaggiare o altro?
I nostri cani assieme a noi hanno viaggiato per tutta l’Europa con i mezzi più disparati (nave, auto, aereo, treno).
Il proprietario che si mette in viaggio in compagnia del suo cane deve però avere ben chiare le esigenze dell’animale, ed impostare il viaggio nel rispetto di queste, affinché l’animale non venga sottoposto a tabelle di marcia eccessivamente sacrificanti per lui.
Su questo argomento è fondamentale avere abituato il nostro cane all’uso del trasportino, come ambiente protetto, nel quale affrontare i vari spostamenti in sicurezza, e nel rispetto delle vigenti norme che regolamentano il trasporto degli animali domestici.
Il vero nemico del DDB è il caldo eccessivo! Può bastare una passeggiata nelle ore più calde, o una sosta di pochi minuti in auto, per scatenare nel cane il temutissimo “colpo di calore” che, se non prontamente gestito con le adeguate cure veterinarie, può portare rapidamente alla morte.
Soffre di solitudine?
Su questo punto la risposta non può che essere un secco sì!
I nostri DDB hanno imparato a stare anche per molte ore da soli, ma per loro non è la condizione ideale.
Come già detto infatti amano vivere la loro vita il più possibile in compagnia della loro famiglia, ed esserne esclusi perciò per loro sarebbe un grande dolore.
Qual è l’ambiente ideale in cui calare un Dogue de bordeaux?
Questo tipo di cane si rivela il compagno perfetto per coloro che vorranno farne un membro della famiglia a tutti gli effetti.
Che sia una persona sola, o una famiglia numerosa, l’importante è che il denominatore comune risieda nel tempo e nelle attenzioni che si sarà disposti a dedicargli.
A chi lo sconsiglia?
Mi sento di sconsigliare questa razza così particolare a chiunque non si senta in grado di mettere il cuore in ogni momento della vita che si andrà a trascorrere assieme.
Lo sconsiglierei a chi pensa di ridurlo a mera funzione di guardiano, a protezione di proprietà non abitate continuativamente.
Lo sconsiglierei anche a chi pensa che, avendo un giardino immenso, il cane troverà lì tutto il suo divertimento, finendo perciò inesorabilmente in una condizione di isolamento sociale dal "branco" gravissima per il suo benessere.
Naturalmente non basta l’amore, pertanto il proprietario ideale deve saper gestire la mole di un molosso di 70 kg, anche qualora saltasse fuori all’improvviso il gatto del vicino!
Ed ultimo punto, ma non per importanza, bisogna essere consapevoli del fatto che quando un animale di questa stazza si trova a dover seguire delle terapie per svariati motivi, le dosi cui verrà sottoposto lieviteranno parecchio, con grande rammarico del vostro portafogli!
Se lo dovesse descrivere a qualcuno che non lo conosce cosa direbbe?
Beh, per essere breve, lo definirei un gigante di cristallo, con un cuore di leone.
Il connubio perfetto tra l’immagine del poderoso guerriero, con l’indole del pacifista.
Fiero, imponente, riflessivo e leale.
Si parla sempre del cane, ma è anche vero che spesso il padrone fa la differenza. Pertanto le chiedo: chi è il padrone ideale del Dogue de Bordeaux?
Il padrone ideale per un DDB è un individuo consapevole e ben documentato sulla razza, che abbia dedicato il tempo necessario a costruire un solido rapporto di fiducia reciproca col suo compagno.
Bisogna che sappia mettere in luce le sue doti da leader, affinché l’animale riconosca in lui/lei la figura alla quale fare riferimento, e che infonda rispetto e sicurezza agli occhi del suo cane.
Soprattutto qualcuno che faccia della parola "condivisione" un punto cardine, e renda il cane parte integrante della vita quotidiana.
Ricordiamoci quanto il loro tempo sia ridotto rispetto al nostro, e facciamone tesoro il più possibile, perché noi potremmo avere anche altri cani nel corso della nostra lunga vita, ma lui, il nostro DDB, avrà da poter amare solamente noi!