Ma cosa dobbiamo fare quando ci troviamo in una situazione simile? chi dobbiamo contattare? e soprattutto: come bisogna intervenire?
Per quanto le nostre intenzioni possano essere lodevoli è bene riuscire a capire se il cane stia veramente soffrendo (e non se – ad esempio – il proprietario si è realmente assentato da pochi minuti) e non intervenire senza motivo.
Se dovete intervenire fatelo a ragion veduta; lasciate il panico da parte perchè vi causerà solo dei guai
Considerate che un cane vive la macchina come un proprio spazio, e vederlo “attaccare” – seppure con le migliori intenzioni – potrebbe causare una reazione non proprio serena del piccolo quattro zampe.
I segnali di allarme
Come abbiamo detto la prima cosa da fare è capire se il cane sia realmente in difficoltà.
In una ipotetica checklist dovremmo allarmarci quando:
- la macchina è al sole
- non vi sono aperture che facilitino il ricircolo d’aria
- il cane appare sofferente
Questi segnali sono un chiaro indicatori che devono metterci in allarme per intervenire.
Come intervenire
Dopo esserci accertati che il cane sia realmente in difficoltà è il momento di intervenire.
Se state pensando a qualche film americano e vi vedete nell’atto di sfondare il vetro dell’automobile con una gomitata lasciate perdere! Rischiate di farvi del male (e non poco) sia nel tentativo che nel caso doveste riuscire a romperlo (cosa tutt’altro che scontata). Inoltre nel momento in cui rompete il finestrino potreste doverlo risarcire!
La cosa migliore da fare è contattare la Polizia Municipale, che si accerterà delle condizioni del cane e intervverrà per soccorrerlo.
Non attaccate
Ricordate che chi lascia il cane incustodito in macchina non lo fa con l’intenzione di fargli del male! Al contrario, ha semplicemente fatto un errore credendo magari di sbrigare una commissione velocemente.
Vedere la propria auto danneggiata, il proprio cane sofferente e sentirsi attaccare da qualcuno non dispongono nel migliore degli animi.
La reazione di una persona varia incredibilmente, e non sempre in maniera civile. Quindi ricordate che il suo cane è una vittima, ma probabilmente lo è anche lui e se ne sta rendendo conto.
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