Che il nostro amico a quattro zampe sia un furbo è fuori di dubbio. Sa perfettamente come farsi perdonare e come cambiarti la giornata. Il problema è che spesso, quando ne parliamo con gli altri, il più delle volte si limitano a scuotere la testa pensando che, come tutti, esageriamo e che “in fondo è solo un cane”.
Perchè allora non mostrare loro che il nostro cane è così intelligente da saper contare? E’ un gioco un pochino più difficile del semplice parlare, ma che ha l’indubbia caratteristica di risultare sorprendente.
Cosa deve conoscere il nostro cane per iniziare?
Per poter ottenere il massimo da questo gioco è necessario che il cane conosca già i comandi seduto e parla.
Tenete anche conto che questo gioco richiede parecchia pratica per poter risultare davvero sorprendente, per cui alternate sessioni brevi e frequenti di lezione ad altre di semplici giochi.
Cosa desideriamo che faccia?
Dato che parliamo di un esercizio mediamente più complesso degli altri è bene chiarire subito il nostro scopo finale: fare in modo che abbai e si fermi in base ad un nostro gesto (quindi non più un comando sonoro ma visivo).
Tutto il gioco si basa proprio su questo: dare l’illusione che il cane conti e si fermi quando ha raggiunto la soluzione (e non quando noi gli diciamo di fermarsi, altrimenti il gioco è quello del semplice parlare).
Come iniziare a far contare il nostro cane
Il nostro primo obiettivo sarà quello di fare in modo che il cane associ un nostro gesto non verbale allo smettere di parlare.
Fate sedere il cane di fronte a voi, preferibilmente in un ambiente controllato. Provate a tenere un premio in una mano e date poi il comando “parla” (o come lo avete inizialmente definito). mentre lo fate guardatelo sempre negli occhi!
Mentre sta abbaiando distogliete lo sguardo, anche con un movimento della testa piuttosto repentino (o in alternativa potete chiudere gli occhi, fare l’occhiolino..).
Lo scopo è quello di “distrarre” il cane dal comando di modo che si fermi. Nel momento in cui lo fa premiatelo e lodatelo.
Come procedere
Una volta che avrà associato il movimento della testa e il distogliere il vostro sguardo all’interruzione dell’abbaiare dovrete far sì che il “comando” sia sempre meno percepibile da parte del pubblico, fino ad essere un semplice voltare gli occhi al cane.
I problemi più frequenti di questo esercizio
Come è facile intuire i problemi sono di due origini:
- il cane non si ferma per tempo
- il cane non associa il comando non verbale
In entrambi i casi la colpa è vostra. Evidentemente non avete dato al vostro amico abbastanza tempo per assimilare l’esercizio.
Avete esperienze simili? cosa usate come comando non verbale? Raccontatecelo!