Hai paura che anche quest’anno i botti di Capodanno spaventeranno il tuo migliore amico?
Chi vive nelle grandi città sta già assistendo alle prove generali di quel che sarà il Capodanno, con fuochi d’artificio e petardi vari. Purtroppo nonostante le Forze dell’Ordine si impegnino e sequestrino con sempre maggiore frequenza i vari botti, e la tendenza al loro uso sia in diminuzione, è ancora molto radicata.
Chi ne fa le spese sono sia gli stessi utilizzatori dei botti (ogni anno il TG ci regala dei veri e propri bollettini di guerra) che chi sta loro vicino. Purtroppo passa ancora sotto traccia il disagio che questa pratica causa a chi ha un cane, e questo nonostante l’ENPA stia lavorando alacremente per sensibilizzare l’opinione pubblica).
Se siete al vostro primo Capodanno lasciate che vi dia una breve idea di cosa vi attende:
- un cane terrorizzato che si nasconde tremante in un angolo
- una fuga da casa
- guaiti strazianti
- un cucciolo che fa pipì a terra per paura
- …
sono solo alcune delle possibili situazioni nelle quali vi verrete a trovare. E se non ci credete chiedete a chi ha già un cane!
I proprietari più scafati sanno quello a cui vanno incontro e si preparano per tempo, organizzando un 31 Dicembre in montagna o nella casa di campagna di qualche amico, al solo fine di evitare di vedere il terrore negli occhi del loro cucciolo.
Ma perchè poi? cosa c’è nei botti che spaventa così tanto il nostro amico? e come si può intervenire?
La paura alla base dei botti
La paura è generata da diversi fattori, alcuni fisici ed altri cognitivi.
Iniziamo con il dire che il cane ha un udito molto più raffinato del nostro, e quindi quello che per noi è un forte rumore per lui equivale ad un boato. Questo comporta che un rumore inatteso forte (vale per i botti, ma anche per i temporali) non solo lo spaventi, ma risulti fisicamente doloroso.
Che succede quindi? che il nostro amico si trova a subìre un “attacco fisico” per il quale è impreparato e non ha modo di reagire se non tentando di fuggire o di manifestare il proprio malessere piangendo o nascondendosi.
Oltre poi al problema puramente fisico abbiamo il problema cognitivo. Voi sapete che cosa sta succedendo, ed in qualche modo avete già fatto l’associazione tra il Capodanno ed i fuochi. Il vostro cane invece no! Quindi per lui è ancora più difficoltoso “raccapezzarsi” e associare i botti con qualcosa di gradevole!
La fobia
Un discorso differente lo merita lo fobìa, che è un’esacerbazione della normale paura e che si radica nel profondo del nostro amico a quattro zampe.
Se la paura è una risposta istintiva ad uno stimolo improvviso (avviene qualcosa che non mi aspetto / non conosco e mi spavento), che in molti casi è una risposta corretta, la fobia rappresenta il radicamento profondo della paura che altera il comportamento stesso del nostro amico.
E’ difficile determinare per quale motivo una paura si tramuti in fobia, ma di certo chiunque vorrebbe evitarla, e quindi a scanso di rischi inutili ridurre le condizioni scatenanti (quando e dove possibile) è sempre un bene. Se il vostro amico è già affetto da paura incontrollata la soluzione è una sola: rivolgetevi ad un veterinario per affrontare il problema.
Le soluzioni a disposizione
Vale la regola aurea: la battaglia che non combatti è la battaglia che vinci!
Se ne avete la possibilità andate via per qualche giorno, magari in montagna o a casa di amici. Qualunque posto purchè sia silenzioso e dove la pratica dei botti non venga messa in atto.
Ahimè non sempre è possibile, ed ecco allora che alcuni rimedi possono aiutare il nostro migliore amico.
Uno dei rimedi più validi è Zylkene!
Zylkene è un mangime complementare (quindi prima buona notizia: non è un farmaco) che fa sì che il nostro cane affronti con maggiore serenità le situazioni di stress. Per poter dare il meglio di sé deve essere assunto qualche giorno prima dell’evento traumatico (noi stiamo pensando di usarlo in vista del 31 dicembre, ma Zylkene viene usato anche in situazioni differenti come i traslochi, l’ingresso in casa di un bambino o un altro animale…) ma una volta a regime rende il migliore amico dell’uomo più sereno, meno incline a spaventarsi.
Chi lo ha utilizzato in passato ha definito il cane “più riflessivo”, sottolineando che fosse sempre allegro e vigile e con una soglia dello stress più alta. Inoltre la semplicità di utilizzo (Zylkene viene venduto sia in capsule che in tavolette masticabili) lo rende semplice da somministrare.
In conclusione, se volete “stare al sicuro” vi suggerisco di acquistarlo quanto prima – e non ridurvi all’ultimo momento – e salvaguardare i nervi del vostro amico a quattro zampe!
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