Il programma, accettato sia dal carcere di Montacuto che dal Barcaglione, consta di 15 lezioni durante le quali alcuni detenuti vengono formati sulle nozioni di addestramento dei cani. Dopo una prima parte teorica (e generale) si affrontano temi come la pet therapy e l’uso dei cani nel supporto ai disabili.
E’ un programma che mira ad un concreto re-inserimento della persona nella società, creando delle competenze che gli permettano di ritagliarsi un proprio spazio e di poter lavorare senza un investimento economico importante.
E’ lo stesso presidente dell’associazione che, con la sua dichiarazione, chiarisce il senso di questa iniziativa
L’idea del progetto che abbiamo presentato è quella di unire la riabilitazione dell’uomo detenuto in carcere con l’educazione cinofila per favorire l’adozione degli animali. Una volta terminato, il percorso non sarà stato utile solamente al detenuto che avrà sviluppato le capacità per gestire un cane, riconoscerne i segnali di felicità o stress, ma anche per i nostri amici a quattro zampe: se concluso con successo il ciclo di incontri avrà formato ed educato anche il cane, rendendolo pronto per essere adottato e accolto in famiglia
Insomma: fa piacere constatare come iniziative del genere stiano prendendo piede e riscuotano consensi. Voi che ne pensate?
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