Il mondo dei cinofili si divide in due macro categorie: coloro che dormono assieme al loro cucciolo (non conta che pesi 70kg o più, per loro sarà sempre un cucciolo) e coloro che stabiliscono delle distanze.

Che questa tendenza sia ormai conclamata lo si capisce dalle vignette che spopolano, dove il cane viene spesso rappresentato stravaccato sul divano in barba al padrone, o nel letto con la padrona mentre il marito resta fuori.

Allo stato attuale, secondo alcuni calcoli, il 77% degli amici a quattro zampe vive placido e beato tra i comfort casalinghi, accuditi e coccolati come fino a pochi anni fa si sperava soltanto.

L’evoluzione della “vita da cani”

Un tempo questa espressione denotava una condizione di vita disagiata, con pochi (se c’erano) reali stati di benessere.

Il cane era considerato alla stregua di un oggetto, con un’aspettativa di vita molto inferiore rispetto ad oggi e con un “impiego” ben preciso che oscillava tra il cane da guardia ed il cane da caccia.

Adesso invece le cose sono parecchio differenti; stando alle ultime informazioni fornite da Federchimica-Aisa il quadro è radicalmente cambiato. L’acquisto di cibo ad hoc e di farmaci (+4%) determina un sensibile prolungamento della vita dei nostri amici, e il loro uso nella pet-theraphy ha fatto sì che assurgessero ad uno stato molto più elevato di un tempo.

Il comportamento di un padrone è irriconoscibile se si paragona a quello dei nostri nonni; da un lato abbiamo un numero di cani vaccinati molto più elevato, dall’altro un intervento celere nel caso il cane stia male. Questa disponibilità a spendere è indicativa del valore che si da all’animale da compagnia, ed è ribadito da Arianna Bolla, presidente di Aisa

C’è maggiore consapevolezza del valore sociale del pet. Noi puntiamo alla sostenibilità delle cure ma c’è una ragione per cui il medicinale vet può essere costoso. La ricerca riguarda anche la facilità d’uso e la possibilità di adesione alle terapie da parte del padrone

 

Insomma: la vita da cani ha subìto una grossa virata verso il benessere, almeno per quelli che finiscono in famiglie educate e civili.

E voi che ne pensate? cosa permettete di fare al vostro cucciolo? e cosa non può davvero permettersi?