Che il cane capisca quel che avviene intorno è palese. Questo non solo perchè è un essere vivente calato in una realtà che valuta, analizza e vive. Ma anche perchè è noto che in più occasioni i cani hanno dato prova di intelligenza, avvertendo i proprietari di un pericolo (ad esempio in caso di incendi), difendendo la proprietà, dimostrando attraverso le azioni di riuscire ad interpretare ciò che il propietario dice loro e la realtà che li circonda.
Ciò nonostante tutti coloro che hanno un cane si sono trovati a confrontarsi con un comportamento irritante: il cane che – per lo stesso comando – alle volte reagisce in maniera diversa. Io, come altri, mi ero sempre detto che, al pari di un essere umano, poteva non aver voglia di fare ciò che gli chiedevo. Nonostante sia questa una spiegazione – a mio avviso – tutt’altro che errata, una ricerca ungherese potrebbe fornirne un’altra parecchio differente.
Una equipe di studiosi ha dimostrato che – al pari degli uomini – anche i cani usano l’emisfero sinistro per elaborare le parole che hanno riconosciuto e l’emisfero destro per distinguere le diverse intonazioni. Quindi, nonostante le parole siano le stesse, l’intonazione può spingere il cane a non obbedire al comando. Che cosa vuol dire questo? Che sulla base dell’intonazione il cane può attribuire un significato diverso a quello che gli stiamo chiedendo e decidere se stiamo dicendo la verità o no.
Insomma: il nostro migliore amico ci ascolta, ci capisce e alle volte ci becca anche a mentire!
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